Padre Ibrahim riceve il Premio Pino Puglisi

///Padre Ibrahim riceve il Premio Pino Puglisi

Padre Ibrahim riceve il Premio Pino Puglisi

A Palermo, in Italia, nel corso di una celebrazione ufficiale, padre Ibrahim è stato insignito del premio.

Questa commemorazione avviene nel quattordicesimo anniversario del martirio di don Pino Puglisi, il sacerdote che ha sacrificato la sua vita sull’altare, al servizio del Signore e al servizio degli altri.

La cerimonia è iniziata con le parole di Sua Santità, Papa Francesco, che ha ricordato il sorriso di don Puglisi, il sorriso con il quale ha affrontato i suoi assassini.. parole che dicono che il mondo oggi ha bisogno di preti che portino questo sorriso.. e diano la loro vita per amore degli altri. La cerimonia di quest’anno ha un tema speciale, quello dell’infanzia sofferente, l’infanzia che gli alti ideali di don Pino portavano a servire e a preoccuparsi di tenere lontana dalla strada per non cadere nelle mani della mafia, sempre a caccia di giovani sbandati per trasformarli in criminali.. Attraverso la sua azione – difficilissima – di seguire i bambini e i giovani, educandoli per mezzo dell’istruzione e l’etica, aiutandoli a discernere tra le proposte ricevute, la sua opera pastorale ha contribuito ad attrarre la gioventù verso la sfera del bene.

Tra le sette persone che hanno ricevuto il premio quest’anno, c’era padre Ibrahim, che è stato addirittura il primo a essere chiamato sul palco per ricevere il premio.

Dopo alcune immagini di Aleppo che mostravano la sofferenza e il dolore e l’operare che padre Ibrahim ha compiuto e continua a compiere per diffondere la gioia, la gioia della speranza nei cuori, a padre Ibrahim è stato dato il microfono per fare un discorso, una volta che i presentatori hanno detto il motivo della sua candidatura per il premio. Padre Ibrahim ha iniziato il suo intervento ringraziando per l’invito a ritirare il premio e ha dichiarato che l’avrebbe accettato non solo a nome di tutti i sacerdoti di Aleppo che offrono la loro vita ogni giorno a servizio dei sofferenti, ma anche a nome di tutti i vescovi, i consacrati, il clero secolare e tutti gli uomini di buona volontà, e a nome di chiunque dedichi tutte le proprie forze per servire il popolo che soffre.

Padre Ibrahim richiama alla memoria, e punta l’attenzione, sulle sofferenze dei bambini di Aleppo, ripercorre episodi di gente schiacciata sotto le rovine delle proprie case colpite dai missili lanciati da gruppi armati. E anche dei bambini che hanno sofferto e continuano a soffrire per le malattie, conseguenza di ciò che è successo e succede in Siria in generale, e ad Aleppo in particolare.

 

Tutti questi bambini, e in realtà ciascun essere umano, merita di ricevere aiuto da una mano amica e di ricevere un sorriso che dia speranza..

Il sorriso di don Puglisi era una manifestazione della speranza che riempiva il cuore di quel sacerdote, a dimostrare che la buona volontà alla fine trionfa sul male, perché Gesù Cristo ha vinto il male con l’amore..

Gli è poi stato chiesto, da uno dei presentatori, di chi non voleva aiutare la popolazione ad Aleppo Ovest, e lui ha risposto che, sfortunatamente, c’è chi non vuole aiutare, per un motivo o per l’altro; ma, più importanti ancora, sono quelli – e sono tanti – che aiutano, pregano per noi e, con un amore concreto, contribuiscono ad alleviare le sofferenze..

Il primo di questi è Sua Santità, Papa Francesco, che ha parlato ieri di una Siria martoriata e ha lanciato un altro appello per la pace..

Padre Ibrahim ha espresso i suoi ringraziamenti verso tutti coloro che pregano per la Siria e per tutti quelli che aiutano.. e ha riversato la sua gratitudine sull’intera Chiesa e su ogni essere umano che ha aiutato e ancora aiuta.

Padre Ibrahim ha quindi ricevuto il premio, un vassoio circolare di porcellana, con il volto sorridente di don Puglisi e la mano tesa verso un’altra mano, quella di chi soffre e ha bisogno. L’evento si è svolto al Teatro Politeama, uno dei più antichi teatri di Palermo..

 

Congratulazioni a padre Ibrahim che, lo sappiamo, non dà molta importanza al premio in sé se non per proseguire la sua opera pastorale, sempre al servizio, dal punto di vista umano e spirituale..

Dio ti benedica, caro padre..

2019-01-02T11:13:08+02:00 Dicembre 4th, 2018|Notizie parrocchiali, Viaggi di padre Ibrahim|0 Commenti

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