E’ continuata nelle ultime settimane l’avanzata dell’esercito governativo nel nord-ovest della Siria. Al centro dell’attenzione internazionale c’é la provincia di Idlib, e la periferia occidentale di Aleppo.
Fr. IBRAHIM ALSABAGH, ofm
Parroco di Aleppo
“Abbiamo sentito che l’aeroporto internazionale di Aleppo è stato riaperto, dopo essere rimasto chiuso per anni e anni. Però siamo un po’ cauti nel dire che, alla fine, la città di Aleppo avrà un po’ di pace e di prosperità, a dire il vero siamo veramente cauti nell’annunciare che la nostra agonia è finita.”
Nelle ultime settimane l’Onu ha denunciato l’enorme crisi umanitaria causata dai combattimenti, con centinaia di migliaia di profughi in fuga dalle proprie città, molti dei quali sono bambini. E Papa Francesco è tornato a chiedere di pregare per “l’amata e martoriata Siria”.
Fr. IBRAHIM ALSABAGH, ofm
Parroco di Aleppo
“Il soffocamento di Aleppo dal punto di vista economico si vede ancora, e il lavoro per la popolazione praticamente non esiste. Abbiamo tante domande, abbiamo già subíto tanta sofferenza, ma questa sofferenza continua per il popolo che vive nella città di Aleppo.”
Le minacce di un ritorno alla guerra rimangono sempre vive, ma la comunità cristiana di Aleppo continua a coltivare la speranza.
Fr. IBRAHIM ALSABAGH, ofm
Parroco di Aleppo
“Nonostante tutto ciò abbiamo tanta speranza…tanta speranza nella Provvidenza divina, che non ci ha abbandonato mai. Abbiamo già annunciato in anticipo il cammino in preparazione della Santa Quaresima…che ci porti la pace, che la nostra amata Siria, che la nostra amata città di Aleppo, che la nostra comunità cristiana – questo piccolo gregge che è rimasto – veda con la fine di questa Quaresima un po’ più di pace, un po’ più di serenità.”
https://cmc-terrasanta.org/it/media/terra-santa-news/19443/nuova-crisi-umanitaria-in-siria
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