“L’alba arriverà prima o poi. Spero in qualche cambiamento a livello internazionale. Non so se potrà avvenire con l’elezione di Biden o meno. Ma qualcosa deve cambiare soprattutto riguardo le sanzioni”. Così padre Ibrahim Alsabagh, francescano della Custodia di Terra Santa, parroco dei latini di Aleppo, è intervenuto ieri sera nel corso di una diretta Facebook e YouTube, organizzata dal Commissariato di Terra Santa del Nord Italia e dalla testata Terrasanta.net nell’ambito del ciclo di incontri “Finestre sul Medio Oriente”. Dialogando con Giuseppe Caffulli, direttore di Terrasanta, e padre Francesco Ielpo, commissario di Terra Santa per il Nord Italia, il francescano ha fatto il punto sulla situazione in Siria.
Oggi la Siria è un Paese “soffocato dalle sanzioni. Sono disumane”, ha denunciato con forza il parroco facendo proprie le parole del nunzio apostolico in Siria, il card. Mario Zenari, che, davanti ai membri del Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, lo scorso 16 ottobre parlò della “delicata questione delle sanzioni imposte alla Siria e di come queste colpiscano inesorabilmente la popolazione”. Le sanzioni, ha ribadito padre Alsabagh, “colpiscono il popolo che già muore di fame. Auspico un cambiamento nella politica nel Medio Oriente. Ma non me lo aspetto così facilmente. Per questo ci prepariamo a uno scenario peggiore. Tuttavia vedo che c’è sempre Qualcuno che pensa a noi. Il Signore è con noi e ci assiste. Questa è la nostra certezza, questa è la nostra speranza. La nostra missione è pensare alla popolazione più bisognosa e aiutarla a confidare nel futuro”.
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