San Francesco d’Assisi

//San Francesco d’Assisi

San Francesco d’Assisi

Perché è il patrono della nostra chiesa e dei nostri monaci, perché ha camminato sulla via della santità e ha meritato di essere il più vicino a Gesù, lo onoriamo oggi nel giorno della sua festa.

In questa occasione ci congratuliamo con i nostri amati monaci, e preghiamo perché continuino il cammino iniziato dal nostro amato santo, per raggiungere, come lui, i più alti livelli di perfezione.

Rendiamo un omaggio speciale a padre Ibrahim Al-Sabbagh e padre Bassam Zaza, in occasione dell’anniversario dei loro voti perpetui in questo giorno. Con loro recitiamo la preghiera del nostro santo padre: “O alto e glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mio. Dammi una fede retta, speranza certa, carità perfetta e senno e discernimento per compiere la tua vera e santa volontà».

Questo è un riassunto della vita di San Francesco d’Assisi

Nacque nel 1182 in una ricca famiglia di mercanti assisi.

Nel nostro pensiero, l’immagine di san Francesco è legata alla pace, la pace di Cristo, che chiunque porta il suo giogo riceve e diventa suo discepolo e diventa egli stesso strumento di pace.

Francesco portava avanti un progetto per costruire una chiesa di povertà e umiltà che non lavora solo per il povero, ma vive in povertà con il povero e solidarietà con lui nella sua vita e sofferenza.

La chiesa chiese a San Francesco di scrivere una legge per il suo monachesimo, e lui si tratteneva e diceva che l’unica legge da seguire è il vangelo di Gesù Cristo, ma cedette all’insistenza e scrisse la legge monastica in un libro: “Regola Bollata”. Da questo libro risulta che la spiritualità di San Francesco è incentrata su: “La regola e la vita dei frati minori è di custodire il santo vangelo di nostro Signore Gesù Cristo, di vivere in obbedienza, senza nulla di speciale, e in castità”.

Il suo insegnamento era molto semplice e ordinava che l’uomo stesse nudo davanti alla parola di Dio che gli è stata data e che lo conduce a una vita di virtù e lontano dal vizio, una vita basata sugli insegnamenti del Santo Vangelo, e mostra il suo forte legame con il Santo Vangelo dove scriveva: “Il Santo Vangelo è la regola e la vita dei frati minori, cioè: Osservare il santo vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, e senza nulla di proprio e in castità… non c’è altra regola e non c’è altro che il Vangelo. I monaci, come veri cristiani e dedicano la loro vita al Signore, devono osservarlo e viverlo mentre vivono i loro voti” (Regola Bollata).

Dava grande importanza all’atto di obbedienza e rispetto, dicendo: “Frate Francesco promette obbedienza e reverenza al signor Papa Onorio e ai suoi successori canonicamente eletti e alla Chiesa romana. E gli altri frati siano tenuti ad obbedire a frate Francesco e ai suoi successori”. San Francesco stesso cominciò ad obbedire, non disse che avrebbe chiesto ai suoi monaci, ma disse: Io Francesco, prometto di obbedire e rispettare il papa e i suoi successori eletti e tutta la Chiesa romana (Regola Bollata).
L’Ordine delle Povere Dame (le Clarisse) fu fondato con Santa Chiara nel 1211 e il Terzo Ordine Secolare fu fondato nel 1223.
Papa Pio XII lo annoverò tra i maestri della Chiesa e lo chiamò “l’Insegnante Evangelista”.
Si recò in Terra Santa nel 1219 e incontrò il sultano Ayubita Al-Kamel per discutere con lui la cessazione delle ostilità. Questo incontro è il primo del suo genere nella storia, un simbolo del dialogo interreligioso.
San Francesco è considerato il primo a realizzare una grotta simile alla grotta della nascita di Gesù nel 1223.
Ricevette le cinque piaghe di Cristo sul suo corpo nell’anno 1224.
Morì il 3 ottobre 1226, in una famiglia più ricca di quella in cui era nato; La famiglia degli uomini e delle donne di Dio… una famiglia di santi e benedetti nei secoli.
L’Ordine francescano ha donato alla Chiesa Cattolica più di cento santi e quarantasei beati.

2021-10-13T13:46:06+03:00 Ottobre 3rd, 2021|Media|0 Commenti

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